Congresso Regionale Democrazia Cristiana Piemonte
Congresso Nazionale Partito Demo Cristiano 2010
A Novara presso l'Hotel Cavour si è tenuto il congresso regionale della Democrazia Cristiana Piemonte - PDC, la due giorni di dibattiti e convegni si è chiusa nella tarda serata di Sabato 18 settembre con l'approvazione per acclamazione di una mozione congressuale unitaria.
La mozione congressuale ha portato all'elezione dei seguenti dirigenti:
Segretario Regionale: Martucci Denis
Presidente del Consiglio Regionale/Direzione Regionale : Torriani Luigi
Vicepresidente del Consiglio Regionale/Direzione Regionale: Cerruti Annalisa
Consiglio Regionale/Direzione Regionale (15 membri):
1 Bocchio Isabella - 2 Ceraso Antonio - 3 Cerruti Annalisa - 4 Cerutti Nadia - 5 Colomba Giuseppe - 6 Gazzaniga Alberto - 7 Germanetto Michelino - 8 Iannotti Veronica - 9 Marengo Fabrizio - 10 Monteleone Marcello - 11 Saturnino Vincenzo - 12 Sesia Giorgio - 13 Spinoglio Giorgio - 14 Saccheri Sebastiano - 15 Torriani Luigi
Tra i primi atti del segretario regionale v'è stata la riconferma di Francesco Mazzucco a Commissario Provinciale di Alessandria e Comunale di Casale Monferrato.
Nel corso del congresso gli iscritti hanno anche ratificato la regionalizzazione del partito procedimento già avviato dalla gran parte delle regioni (tra cui la Lombardia) sulla base di quanto previsto dal Documento politico proposto dal Segretario Nazionale Giuseppe Pizza e approvato dal XXI Congresso della Democrazia Cristiana il 15/03/2010 "La Democrazia Cristiana ritiene inoltre importante rispondere alla esigenza di un più saldo e costruttivo rapporto con il territorio anche attraverso una opportuna regionalizzazione del Partito." nonché dal precedente deliberato del 16/10/2009 del Consiglio Nazionale. Tuttavia come noto il Partito in Piemonte è regionalizzato dal 2004 essendo stato costituito il Partito Demo Cristiano come entità giuridicamente separata per quanto alleata della DC, per tanto dal 2010 i congressi si terranno contemporaneamente e le cariche elette coincideranno.
Denis Martucci ha commentato: "sono colpito dalla coesione e unità del Partito, nonostante le tante difficoltà che ci hanno colpito in questi anni; entro la fine dell'anno riunirò volentieri tutti gli amici e i simpatizzanti del Piemonte al fine di concordare e discutere comunemente la linea da adottare in vista delle elezioni 2011 siano esse politiche, regionali o anche solo amministrative.. I successi degli ultimi tre anni ci hanno portato a essere rappresentati negli enti provinciali, circoscrizionali e comunali del Piemonte, ma dovremo certamente in futuro assumere atteggiamenti politicamente molto più aggressivi e incisivi, soprattutto nell'ambito dei rapporti con il centrodestra. Dal punto di vista ideologico nella mia mozione ho voluto dare corpo ad un forte richiamo alla moralità e all'etica d'ispirazione Cattolica quale faro dell'attività politica."
Segue il testo della mozione presentata dal Segretario Denis Martucci
MOZIONE UNICA – Congresso Regionale – Democrazia Cristiana
Piemonte
Se siamo qui è perchè certo confidiamo che, attraverso il meccanismo dei
partiti, consorterie organizzate sul modello di alcuni precedenti greci o latini
(gens - clientes) la cosa pubblica possa ancora evolvere in senso positivo. Le
organizzazioni partitiche hanno da un lato contenuto la violenza autodistruttiva
della società umana e dall'altro suddiviso risorse e possibilità, cercando di
interpretare il volere e le necessità del popolo, ma nell'epoca odierna il loro
ruolo percepito nella società è residuale. Molti nel PD o nel PDL praticano la
strategia del "cavallo di Troia", del cambiare cioè le cose dall'interno. Spesso
però è Troia a cambiare il cavallo, spesso i bravi ragazzi cambiano radicalmente
in politica e nei partiti. Sullo sfondo v'è la teoria del "Male Necessario"*
nell'azione politica.
Ecco il vero "Male Necessario" i casi quasi quotidiani in cui la politica nelle
condizioni attuali può e cerca di perseguire parzialmente il bene. Uccidere meno
persone in guerra o abbattere con soldi rubati regimi politici che torturano e
uccidono i dissidenti affamando la popolazione. Ebbene non dovremmo mai trovarci
nella situazione di scegliete il male minore, perchè il male minore è quella
percentuale infinitesima di cedimento che ci porta al male stesso: "Ogni
condotta contraria alla legge di Dio comporta infelicità intrinseca"**, "sufficit
diei laetitia sua, gaudium suum", (ogni giorno può avere la sua felicità, la sua
gioia); cioè in questo mondo serve un modo corretto agire, un agire da giusto.
Platone nella Republica ci parla di oligarchia, democrazia e tirannide. La
troppa libertà corrode la democrazia, l'avidità di denaro corrode l'oligarchia e
la conseguenza finale è la tirannide. Si è poi visto che un'altra conseguenza
può essere la rivoluzione, ma non vogliamo qui fare una dotta dissertazione o
elenco di citazioni.
La nausea. Quando davvero la nostra società avrà toccato il fondo, quando la
cultura e il culto dell'immagine, del nulla, degli antivalori avrà permeato
tutto, allora potrà nascere una nuova volontà di rinnovamento, violenta o non
violenta, un movimento che forse darà vita ad una nuova "Questione Francescana".
Non v'è dubbio che stiamo percorrendo un momento buio e difficile, il fatto di
essere italiani peggiora questa situazione. Precisiamo: per il resto del mondo
siamo pur sempre il centro del Cattolicesimo.
Credendo “nell’autorità della morale nel sistema della politica e nei valori
della coscienza della vita privata nella vita pubblica…”( Don Sturzo, 1937 ), il
nostro proposito in qualità di Democrazia Cristiana si fonda sul seguente
convincimento: fare dei giovani e della famiglia l’asse portante della nostra
società.
Una società che non dovrà abbandonare nessuno a se stesso, soprattutto le nuove
generazioni, ma accompagnarle nella ricerca della loro identità e fornire loro
nuove prospettive per il futuro. Una società più propositiva e pronta ad
accogliere le varie istanze provenienti dalla società civile.
Venendo ora alle questioni più contingenti ma pur sempre importanti che
concernono il nostro Piemonte, prendendo spunto dai risultati elettorali degli
ultimi 3 anni che per la DC sono stati complessivamente positivi perché in
qualche modo ne hanno sancito la presenza sul territorio e seppur in misura
ridotta anche nelle Istituzioni, non si può non guardare con dispiacere a quanto
accaduto alle recenti regionali, una prova che complice le incomprensioni e
certe miopie “romane” hanno portato ad una spaccatura nel partito.
In futuro non solo dovremo avere una presenza anche nelle istituzioni di alto
profilo (comuni Capoluogo, province e Regione) ma dovremo cercare di costruire
un rapporto meno episodico con il centrodestra, perché in questi anni il tutto è
stato lasciato più ai rapporti personali che ad una conergenza di fondo su
programmi e intenti.
Il primo banco di prova ci vedrà impegnati alle elezioni comunali di Torino e
Novara, Provinciali di Vercelli e forse nuovamente le Regionali, il tempo è
poco, ma il coraggio e la fantasia non ci mancano.
*prendiamo in prestito la dizione riferita al Comunismo di Giovanni Paolo II in
Memoria e identità. Navarro Vals Conversazioni a cavallo dei millenni Rizzoli,
2004)
**Nicolas Gomez Davila, Escolios a un texto implícito, vol. II, Instituto
Colombiano de Cultura, Santa Fe de Bogotá 1977, p. 344.